Gli squali, insieme a razze, torpedini e chimere, sono  pesci cartilaginei appartenenti alla classe dei condroitti (Chondroichthyes) e sono presenti in tutti i mari del globo, dalla superficie fino a 1500 metri di profondita', dalle calde acque tropicali, ai freddi mari artici ed antartici.
Gli squali hanno cominciato a nuotare negli oceani milioni di anni prima della comparsa dei dinosauri, ma oggi questi pesci sono decimati dalla pesca commerciale che pone molte specie a rischio di estinzione.
Purtroppo gli squali sono considerati come dei predatori assassini che si nutrono di qualsiasi cosa si presenti loro davanti, ma la realtà è diversa.. Questi eleganti pesci cartilaginei sono soltanto dei grandi predatori, quasi ai vertici della catena alimentare (hanno pochi predatori naturali: squali più grandi e le orche) e sono importantissimi per regolare e mantenere l'equilibrio dell'ecosistema marino. Con la predazione infatti gli squali regolano l'abbondanza, la distribuzione e la diversità delle loro prede, favoriscono la selezione naturale eliminando gli individui deboli e malati e procurano fonti di cibo per gli animali spazzini.

Ogni anno, in tutti i mari del mondo, vengono uccisi circa 100 milioni di squali, 20 milioni riguardano unicamente la verdesca o squalo blu (Prionace glauca).
Probabilmente, continuando con questi ritmi, gli squali diventeranno soltanto un ricordo..
"Chissà se anche ai bambini del XXI secolo verrà concesso il piacere di fremere di terrore nell' immaginare la pinna dello squalo bianco a pochi metri dai loro castelli di sabbia?
O di avvertire un delizioso senso di paura ascoltando la storia del Grande Squalo Cattivo, che mangia i bambini nelle favole, ma mai nel mare?"  (Yves Paccalet)
Articolo consigliato: "Squali, grandi predatori.. predati"

 

 

I SETTE SENSI

DOMANDE


 

Esistono circa 450 specie di squali, una cinquantina delle quali presenti nel Mediterraneo, con dimensioni che vanno dai soli 24 cm. del gattuccio pigmeo dalla coda a nastro (Eridacnis radcliffei) ai 18 metri dello squalo balena (Rhincodon typus), che con queste misure rappresenta anche il più grande pesce fino ad ora conosciuto. (Elenco completo squali)
I fossili più antichi di questi animali risalgono a circa 400 milioni di anni, e si pensa che la loro evoluzione sia arrivata al massimo livello
addirittura
già da 100 milioni di anni.
Lo scheletro degli squali non è osseo, come quello dei pesci comuni, ma cartilagineo, formato cioè da cartilagine, simile a quella che costituisce l'orecchio o la trachea umana.
Al contrario dei pesci comuni, gli squali non possiedono la vescica natatoria (un corpo galleggiante interno che può riempirsi di gas) la cui funzione di sostegno al galleggiamento è sostituita in parte dal grosso fegato, che più arrivare al 25% del peso dell'animale.  Sono pesci predatori e nella loro dieta possono essere presenti pesci, squali più piccoli, crostacei, molluschi e mammiferi marini.
Fino ad ora si conoscono tre specie di squali che si nutrono di plancton, filtrando l'acqua che entra dalle loro mandibole.  Essi sono il già citato squalo balena (Rhincodon typus, fino a 18 m.) lo squalo elefante (Cetorhinus maximus, fino a 13 m.) e lo squalo grande bocca (Megachasma pelagios, fino a 5 m.).
La forma degli squali è generalmente affusolata ed idrodinamica, con il muso allungato ed appuntito, per favorire l'avanzamento in acqua.
Per conoscere tutto su questi pesci cartilaginei visitare
SHARK-MAP e ANATOMIA degli squali .

 

 

Squalo mako (Isurus oxyrinchus)
 

Squali pinna bianca (Triaenodon obesus)
 

Verdesca (Prionace glauca)